ANALISI E DATI PER MISURARE I RISULTATI
“Veniamo al dunque”, mi chiedono giustamente spesso i miei committenti: “Quali risultati abbiamo raggiunto?” Mostrare i risultati ottenuti è fondamentale in qualsiasi lavoro di promozione, in particolare nella SEO. Perchè?
Primo, perchè i risultati raggiunti sono inconfutabili: un sito posizionato in prima, seconda o terza pagina per determinate keyword è un obiettivo raggiunto, così come un aumento delle visite o delle conversioni.
Secondo, perchè i risultati nella SEO sono misurabili in modo dettagliato, molto più che in qualsiasi altro mezzo promozionale: è possibile sapere quanti visitatori si sono raggiunti e conoscere ad esempio la loro provenienza geografica, quanto sono rimasti nel sito e che pagine hanno visitato, e molti altri dati.
Terzo, perchè non c’è SEO senza risultati: un servizio SEO mira sempre a migliorare la rintracciabilità ed il traffico utenti di un sito e a mantenerla costante nel tempo: la differenza tra un sito SEO e un sito non SEO è quantificabile in termini di posizioni su Google, visite e conversioni.
Un feedback periodico
Per questo considero le attività di report e monitoraggio come parte integrante ed indispensabile nei miei servizi SEO: ciò significa che periodicamente vado a controllare i risultati raggiunti e li riporto al mio committente, al fine non solo di dare un feedback di quanto ottenuto ma anche di monitorarne l’andamento ed intervenire tempestivamente in caso di cali o perdite di visibilità.
La relazione di reportistica periodica ha infatti una duplice finalità: da un lato, indagare sui risultati ottenuti; dall’altra, evitare retrocessioni o perdite di traffico, il cui rischio è purtroppo sempre dietro l’angolo.
Come già spiegato parlando di SEO per e-commerce, è importante sapere che qualsiasi risultato raggiunto non può rimanere tale per molto tempo, se non viene costantemente monitorato. E’ il caso di molti siti su cui ho ricevuto segnalazioni: all’inizio andavano bene, anche per periodi più o meno lunghi ma poi, dopo un numero variabile di mesi… le performance calavano nettamente, portando meno visite. Ecco che i loro gestori si sono rivolti a me, chiedendo: perchè? La risposta è semplice: perchè non c’è un piano di monitoraggio SEO in atto.
Controllo costante
Sono molti e vari infatti i motivi per cui un sito, se pur ottimizzato e performante all’inizio, poi si trovi con il tempo a perdere visibilità: sottolineo che Google è solito aggiornare periodicamente il suo algoritmo per rivalutare i siti e rinfrescare il suo indice, tendendo ad una sempre più raffinata selezione. Il sito che andava bene prima perciò, poi non lo sarà più e, inevitabilmente, otterrà un punteggio più basso, andando a finire indietro nell’indice.
Il compito di un SEO è proprio quello di evitare tali retrocessioni: un bravo SEO infatti si occupa non solo di ottimizzare un sito non ottimizzato e fargli ottenere risultati e più visite, ma anche di accertarsi che tali risultati vengano mantenuti in modo costante nel tempo, o che addirittura possano tendere al miglioramento. Lo strumento principale che usa per assicurare una copertura costante dei risultati raggiunti è la reportistica periodica: solo con un controllo programmato è possibile individuare in tempo eventuali problematiche ed intervenire prima del giudizio di Google – che quando arriva purtroppo è insindacabile. Come uno screening medico da seguire, il monitoraggio SEO si assicura il benessere del sito nel tempo, mantenendo e migliorando gradualmente le sue performance.
Numeri, grafici e posizioni
Di che cosa sono composti i report SEO? Di tanti dati, su cui ogni cliente può immergersi per trovare una lettura periodica della propria situazione online. Qualche esempio:
- Le posizioni ottenute su Google
- Quanti utenti trovano il sito su Google
- Numero di visitatori giornalieri
- Numero di contatti/richieste/conversioni/vendite pervenute
- Provenienza geografica dei visitatori
- Tempo di permanenza sul sito
Si tratta di un documento prezioso e dettagliato che, fornito con cadenza periodica al cliente, rispecchia la situazione online e rende esplicito il lavoro svolto, mostrando i progressi raggiunti(che il cliente stesso potrà confermare) e i margini ulteriori di miglioramento.
Il tuo sito è sempre al sicuro?
Vedere il proprio sito ottimizzato 6 o 12 mesi fa che perde visite è frustrante, mentre avere un sito che costantemente genera contatti e si trova ai primi posti è la strategia più sicura per non perdere mai clienti: Il monitoraggio SEO serve a far sì che un’azienda sia sempre controllata online, grazie ad uno “screening” personalizzato in cui a parlare sono dati, numeri e statistiche.
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