Cassandra, Panda, Penguin, Mobilegeddon…. questi nomi vi dicono qualcosa?

Se non sei un SEO probabilmente ti fanno venire in mente solo animali o figure fantasiose ma… se invece sei un addetto al settore, sai bene di cosa sto parlando. Si tratta infatti dei nomi con cui Google ha battezzato alcuni dei più importanti cambiamenti sull’ algoritmo nel corso della sua storia: nomi che hanno fatto letteralmente tremare tanti SEO e gestori di siti in tutto il mondo.

Già, perchè quando Google annuncia un cambiamento nell’algoritmo non c’è da star sereni: se fino ad allora il nostro sito era ben visto dal motore di ricerca, può essere che dopo il cambiamento venga rivalutato, a volte di poco ma a volte anche di molto, con conseguente retrocessione nella SERP.

Google infatti tende ad un costante aggiornamento del suo indice e periodicamente affina le proprie lame… con l’obiettivo di restituire a tutti i propri utenti risultati il più possibile utili e pertinenti alle loro ricerche.

Quando Google annuncia un cambiamento nell’algoritmo, inevitabilmente scatena le paure di tanti webmaster e SEO: chi ha lavorato bene probabilmente continuerà ad essere premiato, gli altri forse non lo saranno più.

Andiamo con ordine e vediamo nello specifico cosa hanno comportato i principali Update algoritmici di Google, in ordine cronologico:

Cassandra: Questo è stato uno dei primi aggiornamenti lanciati da Google. Siamo nel 2003 e Google sta facendo i primi miglioramenti al suo indice con una serie di aggiornamenti mensili che includono Cassandra ma anche Boston, Esmeralda e Fritz: la cosiddetta Google Dance. Il motore di ricerca sistema alcuni criteri ed inizia a “punire” coloro che provano a manipolare i risultati della SERP, colpendo i link tra domini dello stesso proprietario.

Florida: nello stesso anno, un altro importante cambiamento decreta la fine del “keyword stuffing”, tecnica SEO molto utilizzata agli albori di Google (fine anni Novanta): stop alle pagine colme di parole chiave allo scopo di manipolare i risultati.

Local Maps: saltiamo alcuni aggiornamenti ed arriviamo al 2005, quando viene lanciato un aggiornamento algoritmico che vede la presenza sulle Mappe di Google un fattore importante per il posizionamento di un sito.

Universal Search: qualche “aggiornamento” dopo, nel 2007 Google integra nelle sue pagine i risultati divisi in Notizie, Immagini ed altre categorie: Google si evolve, la SERP diventa sempre più organizzata e raffinata.

Social Signal: con questo algoritmo, Google conferma di usare i link provenienti dai social media come fattore di ranking per tutti i siti web.

Panda: un nome che ha diffuso terrore e panico tra molti webmaster! Nel 2011 questo importante update mira a colpire i contenuti di bassa qualità: sono molti i siti che finiscono sotto le grinfie di Panda, di fatto retrocedendo o sparendo dai risultati di ricerca. Il copia incolla viene bandito così come i testi scritti male…D’ora in avanti gestori di siti e SEO di tutto il pianeta dovranno porre molta più attenzione ai contenuti.

Penguin: dopo Panda, Penguin è un altro aggiornamento che ha segnato una profonda svolta nel modo di fare la SEO. Penguin agisce su alcuni fattori di spam, tra cui i backlink di bassa qualità: chiunque avesse fatto della link building troppo “forzata”, si è ritrovato con il sito declassato e penalizzato, ed un ranking azzerato.

Mobilegeddon: nel 2015, questo è il primo cambiamento che guarda ai siti mobile: tutti i siti non ottimizzati per i dispositivi mobili ora vengono pesantemente penalizzati.

Fred: arriviamo al recente 2017, quando Google decide di dare una nuova sfoltita ai siti in base ai loro contenuti. Contenuti di bassa qualità, scarni, duplicati, fake news e sovraottimizzazione vengono ancora una volta penalizzate: un’ulteriore conferma di come Google intenda combattere i siti di bassa qualità a favore dei siti con contenuti originali ed utili agli utenti, ossia autorevoli.

Summer Update: nell’appena scorsa estate, finché i SEO se ne stavano in vacanza, Google si preparava a rilasciare un nuovo update volto ad affinare ancora una volta i termini di pertinenza tra i risultati della SERP. I risultati si stanno già vedendo dal rientro lavorativo… qualche webmaster ha trovato delle sorprese ;-)?

Quelli descritti sopra sono solo alcuni degli update che si sono susseguiti dalla nascita di Google ad oggi: in media Google ne rilascia circa 4 ogni anno, ma spesso anche di più… quali saranno i prossimi?

Niente panico: il lavoro di un SEO è anche quello di mantenersi sempre aggiornato sugli update e… fare in modo che questi non incidano sul posizionamento di un sito. Google premia chi vuole essere premiato!