A volte mi sento dire: il mio sito è nuovo, ho cercato di curarlo il più possibile, dai che magari con dei bei testi e un po’ di fortuna Google si accorgerà di me e potrò arrivare ai primi posti.
Ebbene, no. Essere in testa alle classifiche di Google non è mai un caso fortuito: e, sempre più spesso, non è scontato né tantomeno facile.
Piuttosto è il risultato di uno specifico “saper fare”, di un insieme di abilità (o “agilità”) applicate al web.
Perchè?
Primo: perchè ad ogni query di ricerca Google si impegna nel restituire una lista di risultati ben precisa e il più possibile pertinente. I posti in testa a ciascuna lista sono limitati (10 per pagina), pertanto c’è spazio per pochi e soli siti attentamente selezionati.
Secondo: perchè la selezione dei siti “migliori” è tutt’altro che casuale: ormai è risaputo che Google valuti ogni sito presente nel suo indice attraverso una lunga serie di criteri (circa 200 nel suo algoritmo, ma solo Google lo sa). Solo una volta passati in rassegna tutti questi criteri, Google determina il ranking di un sito e ne assegna un posticino ben preciso nella sua classifica: primo, secondo, ultimo, a seconda del voto meritato.
Terzo: perchè far quadrare tutti gli elementi presi in esame da Google, in modo che siano premiati, non può essere un evento casuale. Un sito potrebbe ad esempio avere: contenuti validi ma al tempo stesso backlink scadenti; oppure un’ottima reputazione sul web ma una scarsa ottimizzazione; un codice pulito e SEO-friendly ma contenuti che sono stati copiati ad insaputa del suo creatore; difficilmente, anzi credo sia impossibile che un sito possa essere idoneo in contemporanea a tutti i requisiti richiesti da Google… in modo “spontaneo”.
Quarto: perchè la concorrenza sul web è sempre più agguerrita. Il che significa informata, formata ed esperta… in altre parole: perchè sempre di più dietro ad un sito ai primi posti c’è un abile SEO che suda sette camice per piazzarlo e farlo stare lì.
Sapersi destreggiare nell’insieme di queste attività è una skill che si acquisisce solo dopo molto “allenamento” sul campo: un SEO che sia diventato abile nel suo lavoro e agile nel scalare le vette di Google sa perfettamente di cosa sto parlando.
Pertanto c’è poco da sperare: se il vostro sito aziendale o e-commerce non è seguito da un bravo SEO, difficilmente sarà tra i primi su Google. Un sito senza SEO è come una macchina senza gas.
Senza un “agile SEO” che conosca bene le leggi di Google e le sappia applicare a suo favore, scordatevi i primi posti. Il che significa, dite pure addio alle visite di utenti qualificati, interessati al vostro brand.
L’agilità del SEO punta ai risultati: salire l’indice di Google. La SEO che funziona è quella che porta questi risultati, attraverso regole, tecniche ed attività applicate con cura ed agilità. Portare un sito ai primi posti per un agile SEO significa a volte dover fare dei veri e propri voli pindalici tra tecniche, regole ed aggiornamenti.
Affidarsi alle abilità di un esperto SEO è il primo passo per competere – senza inciampare – nel web.
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